Blefaroplastica Superiore
Nel valutare la quantità di pelle in eccesso a carico della palpebra superiore è necessario sempre valutare la posizione della coda del sopracciglio
L’intervento si rende necessario quando la pelle in eccesso pesa sulla palpebra, spesso associata alla presenza di borse di grasso. Eseguire la blefaroplastica superiore senza coinvolgere il sopracciglio è un grosso errore, perché spesso è proprio la discesa della coda del sopracciglio a determinare un cambiamento dell’espressione dello sguardo, che appare stanco e triste.
La sua discesa, infatti, provoca uno pseudo eccesso cutaneo e basta compiere con un dito il gesto di sollevare la coda del sopracciglio per vedere sparire o attenuarsi notevolmente la pesantezza cutanea, in particolare verso l’angolo dell’occhio, area cruciale nel determinare la qualità dello sguardo.
Questo è il punto più importante nella programmazione della blefaroplastica superiore, bisogna asportare solo la cute realmente in eccesso e completare l’intervento con la correzione simultanea della posizione della coda del sopracciglio, solo così si eseguirà una vera chirurgia dello sguardo e non una semplice chirurgia della pelle rilassata.
Questo vuol dire che frequentemente la blefaroplastica superiore deve essere associata ed un minilifting del sopracciglio.
Una modesta risalita del sopracciglio può essere eseguita, nel corso della blefaroplastica superiore, attraverso l’incisione praticata per asportare la pelle in eccesso dalla palpebra. Se la necessità della risalita del sopracciglio è più importante, è necessario eseguire un vero minilifting superiore.
La correzione del reale eccesso di cute palpebrale è eseguita praticando un’incisione nella piega naturale della palpebra superiore, se ne asporta una quantità molto calibrata insieme al grasso eventualmente in eccesso.
Svuotare molto invecchia lo sguardo!
Dopo pochi giorni si rimuovono i punti e l’inevitabile gonfiore ed ecchimosi regrediscono in pochi giorni
Blefaroplastica Inferiore
Anche sulla palpebra inferiore valgono i medesimi principi delle palpebre superiori. Obiettivo della chirurgia quello di rimuovere le borse e mettere in tensione pelle e muscolo orbicolare se rilassati.
Esistono fondamentalmente due tipi di blefaroplastica inferiore, la trans-congiuntivale e la tradizionale esterna.
Blefaroplastica trans-congiuntivale
Questo tipo d’operazione è indicato quando sono presenti le borse, ma la pelle non è rilassata, quindi non necessita di essere tirata.
Non ha tagli esterni, quindi niente punti né cicatrici. Si esegue una piccola incisione internamente alla palpebra inferiore, nella congiuntiva, e si asporta una calibrata quantità del grasso responsabile della formazione delle borse.
Nelle giuste indicazioni si hanno risultati molto buoni, senza cicatrici esterne.
Blefaroplastica tradizionale esterna
Quando la pelle è molto rilassata bisogna invece eseguire la via esterna, praticando l’incisione sulla palpebra inferiore, vicino alle ciglia.
Si prosegue lo scollamento del lembo di pelle e muscolo, scoprendo le borse di grasso che vengono con prudenza ridotte. Si elimina con grande cautela la pelle in eccesso e si sutura.
Grande attenzione bisogna porre in questa fase, perché un eccesso di asportazione cutanea può cambiare la forma dell’occhio (occhio tondo), espressione tipica di un intervento malfatto. Nel dubbio è meglio lasciare un po’ di pelle in più e qualche rughetta, perchè questa deve essere la chirurgia dello sguardo e non semplicemente della pelle rilassata. Quest’intervento può essere allargato anche verso il basso sullo zigomo per tirare verso l’alto i tessuti zigomatici, ridando volume e rotondità a questa zona così importante per la qualità dello sguardo.