Giuseppe Leopizzi | Lifting
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Interventi

Lifting

Col passare degli anni la pelle della faccia e del collo si rilassa, perde progressivamente d’elasticità e sempre più difficilmente si adegua alla struttura ossea del viso.

 

Le rughe compaiono inizialmente nelle zone maggiormente sottoposte ai movimenti mimici, come intorno agli occhi, sulla fronte ed ai lati della bocca. Successivamente, per il progressivo assottigliamento dello strato di collagene e delle fibre elastiche, si diffondono al resto del viso e del collo. I muscoli facciali, rilassandosi, trascinano la pelle verso il basso. Le sopracciglia scendono, si rilassano collo e guance, facendo assumere a tutto il viso un’espressione stanca e triste.

 

Diventano più profonde le pieghe “naso-geniene”, che vanno dal naso all’angolo della bocca; compaiono le “linee della marionetta”, che dall’angolo della bocca proseguono verso il basso. Lungo la linea della mandibola il rilassamento dei tessuti provoca la formazione di piccole borse dette “bargigli” e sul collo compare il doppio mento. Sembra tutto una tragedia, ma così non è.

 

A porre riparo a tali cambiamenti è chiamato il lifting cervico facciale, che però è importante sapere che da solo non può risolvere tutti i problemi! La sua azione si esplica al meglio sulla parte inferiore della faccia, combattendo il rilassamento delle guance, della linea della mandibola e del collo. Non rimuove le rughe della fronte (che vengono egregiamente trattate dal botulino), quelle intorno alle palpebre (che sono di competenza della blefaroplastica), quelle delle labbra, per le quali si può fare qualcosa solo con una ben calibrata infiltrazione di acido ialuronico.

 

Oggi si tende a selezionare molto il ricorso al lifting tradizionale, ricorrendo sempre più spesso ai mini-lifting, che comunque sono in grado di risolvere i problemi estetici più evidenti, con un ridotto impatto.

Intervento

Dopo una premedicazione avente lo scopo di allentare lo stato di comprensibile tensione, si procede all’intervento vero e proprio. Preferiamo l’anestesia locale in sedazione profonda. La paziente dorme per tutta la durata dell’operazione, ma senza intubazione tipica della generale.

 

L’incisione comincia nei capelli della regione temporale, prosegue in basso davanti alla radice dell’orecchio, gira dentro l’orecchio dietro quel piccolo spuntone di pelle e cartilagine chiamato “trago” posto subito al davanti del canale uditivo. Uscendo nuovamente fuori, si prosegue in basso intorno al lobo, poi in su, lungo la parte posteriore del padiglione auricolare, infine indietro ed in basso nei capelli.

 

L’obiettivo di un vero intervento di “lifting” non può essere solo quello di intervenire sulla pelle, ma anche e soprattutto sulle strutture fibro-muscolari del viso e del collo, chiamate SMAS. Esse devono essere liberate e riposizionate nelle giuste direzioni, poiché costituiscono il vero sostegno del piano cutaneo. La pelle è poi adagiata sul nuovo letto muscolare e messa lievemente in tensione, eliminandone la parte in eccesso.

 

Una fine sutura completa l’operazione. Il lifting deve avere necessariamente due obiettivi principali: ridurre la quantità di pelle nei punti in cui essa è abbondante e risollevare le strutture muscolari rilassate. Un intervento standard dura in media tre ore.

Post Operatorio

Dopo l’intervento un gonfiore ed alcuni lividi (non sempre fortunatamente) dobbiamo aspettarceli. Questi ultimi scompaiono di norma in pochi giorni, ma un lieve gonfiore persiste più a lungo. Dopo venti giorni circa, la maggior parte del gonfiore è regredito, ma per avere il risultato veramente finale, anche nei dettagli, devono passare due mesi. Fatta eccezione per due piccoli punti davanti le orecchie, ritirati dopo una settimana, il resto della sutura è intradermica riassorbibile!

 

Il lavaggio dei capelli è permesso dal giorno dopo, anzi è raccomandato per tenere pulite le incisioni dai piccoli grumi di sangue. Le croste sono nemiche di una buona cicatrizzazione e devono continuamente essere rimosse se tendono a formarsi, utilizzando della garza imbevuta di semplice acqua ossigenata. Non vi è bisogno di disinfettare le ferite, ma solo di tenerle pulite.

Risultati e durata

Dopo l’intervento un gonfiore ed alcuni lividi (non sempre fortunatamente) dobbiamo aspettarceli. Questi ultimi scompaiono di norma in pochi giorni, ma un lieve gonfiore persiste più a lungo. Dopo venti giorni circa, la maggior parte del gonfiore è regredito, ma per avere il risultato veramente finale, anche nei dettagli, devono passare due mesi.

 

Fatta eccezione per due piccoli punti davanti le orecchie, ritirati dopo una settimana, il resto della sutura è intradermica riassorbibile!. Il lavaggio dei capelli è permesso dal giorno dopo, anzi è raccomandato per tenere pulite le incisioni dai piccoli grumi di sangue.

 

Le croste sono nemiche di una buona cicatrizzazione e devono continuamente essere rimosse se tendono a formarsi, utilizzando della garza imbevuta di semplice acqua ossigenata. Non vi è bisogno di disinfettare le ferite, ma solo di tenerle pulite.