Col passare degli anni la pelle della faccia e del collo si rilassa, perde progressivamente d’elasticità e sempre più difficilmente si adegua alla struttura ossea del viso.
Le rughe compaiono inizialmente nelle zone maggiormente sottoposte ai movimenti mimici, come intorno agli occhi, sulla fronte ed ai lati della bocca. Successivamente, per il progressivo assottigliamento dello strato di collagene e delle fibre elastiche, si diffondono al resto del viso e del collo. I muscoli facciali, rilassandosi, trascinano la pelle verso il basso. Le sopracciglia scendono, si rilassano collo e guance, facendo assumere a tutto il viso un’espressione stanca e triste.
Diventano più profonde le pieghe “naso-geniene”, che vanno dal naso all’angolo della bocca; compaiono le “linee della marionetta”, che dall’angolo della bocca proseguono verso il basso. Lungo la linea della mandibola il rilassamento dei tessuti provoca la formazione di piccole borse dette “bargigli” e sul collo compare il doppio mento. Sembra tutto una tragedia, ma così non è.
A porre riparo a tali cambiamenti è chiamato il lifting cervico facciale, che però è importante sapere che da solo non può risolvere tutti i problemi! La sua azione si esplica al meglio sulla parte inferiore della faccia, combattendo il rilassamento delle guance, della linea della mandibola e del collo. Non rimuove le rughe della fronte (che vengono egregiamente trattate dal botulino), quelle intorno alle palpebre (che sono di competenza della blefaroplastica), quelle delle labbra, per le quali si può fare qualcosa solo con una ben calibrata infiltrazione di acido ialuronico.
Oggi si tende a selezionare molto il ricorso al lifting tradizionale, ricorrendo sempre più spesso ai mini-lifting, che comunque sono in grado di risolvere i problemi estetici più evidenti, con un ridotto impatto.