Giuseppe Leopizzi | Medicina Estetica
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Interventi

Medicina Estetica

La medicina estetica, in particolare quella del viso, si occupa di applicare procedure antinvecchiamento non chirurgiche, con l’obiettivo di ridurre la formazione delle rughe, mascherare gli iniziali rilassamenti e migliorare lo stato della pelle. Sostanzialmente può dividersi in due compartimenti: il primo si occupa di migliorare l’aspetto rilassando alcuni muscoli che, con il loro continuo movimento, sono responsabili della formazione di rughe, il secondo si occupa di riempire le pieghe ed i punti in cui vi è un assottigliamento dei tessuti, ricorrendo all’infiltrazione nel derma o sottoderma di differenti prodotti, detti “fillers”, dall’inglese letteralmente “riempitivi”.

Bilanciamento mimico del viso

Molti dei processi d’invecchiamento del viso sono dovuti alla mimica facciale che muovendo la pelle provoca la comparsa delle rughe. Un’accurata conoscenza di tali meccanismi consente di attenuarli utilizzando il botulino. Il trattamento non è mai standard, ma strettamente personalizzato e non deve immobilizzare i movimenti, ma solo ridurre quelli più evidenti. No frozen or surprise expression, but relaxed like after a holiday time!

Per saperne di più: Botulino

Bilanciamento volumetrico del viso

In alcune persone l’armonia del viso è alterata da uno squilibrio dei volumi che può essere congenito (labbra sottili, zigomi piatti) o conseguente al processo d’invecchiamento ( svuotamenti in varie parti del viso). L’utilizzo di fillers con differenti tipi di ac. Ialuronico, a seconda delle zone da trattare, consente di ridare armonia al viso. E’ molto importante il concetto di face-balance, contro il concetto di full-face. Bilanciare con giusti interventi mirati gli squilibri e non gonfiare semplicemente il viso, dando l’effetto moon-face!

Per saperne di più: Acido Ialuronico

Revitalizzazione cutanea

La pelle con il passare del tempo perde elasticità ed idratazione, in particolare in chi fuma, si è esposto molto al sole o assume farmaci che possono accelerare il riassorbimento del collagene. Possiamo combattere questo fenomeno con alcune metodiche:

 

Skin booster

Consiste nell’inserire diffusamente sottocute un acido ialuronico particolarmente fluido che stimola il richiamo di plasma. Il trattamento prevede un ciclo di tre sedute a distanza di un mese circa l’una dall’altra e di un richiamo ogni sei mesi. L’effetto è quello di una pelle più idratata e compatta.

 

Così detto “Vampire lifting”

Con questa suggestiva definizione negli USA viene indicata una metodica che serve a stimolare i fibroblasti. Si preleva del sangue alla persona che deve fare il trattamento, esattamente come si fa quando dobbiamo fare un controllo ematico. Le provette di raccolta vengono centrifugate e poi viene aspirata la parte chiara, lasciando sul fondo i globuli rossi. Questo liquido viene inserito diffusamente sotto la pelle delle aree che vogliamo stimolare. Infatti contiene dei fattori enzimatici che mettono in attività i fibroblasti, produttori del collagene. Il ciclo del vampire lifting è uguale a quello dello skin booster e può essere fatto in associazione per potenziare l’effetto di un aumento di spessore e migliore elasticità della pelle.

Le labbra

Le labbra rappresentano una delle zone del vostro viso che maggiormente attrae l’attenzione. Il loro movimento così come l’aspetto a riposo, oltre ad essere un efficace mezzo di comunicazione, riflette l’umore del soggetto e corrisponde ad un importante specchio del carattere della persona. Si può affermare, senza esagerazione, che tutta la mimica e l’estetica del viso ruota intorno alle labbra, pertanto ho pensato di dedicarle un breve capitolo tutto suo, anche perché di esse molto si parla e spesso a sproposito. Sotto gli occhi di tutti vi sono persone che sfoggiano con grande naturalezza labbra non proprio naturali. Cerchiamo di capire perché ciò accade, quali sono i problemi e come essi possono essere risolti senza cadere nel grottesco.

Le labbra hanno un loro particolare disegno anatomico. La porzione rossa, area di transizione tra la mucosa orale e la pelle vera e propria delle labbra, appare di dimensioni variabili, carnosa o sottile a seconda della costituzione individuale. Superiormente, la linea di confine della parte rossa è costituita da una cresta ad andamento curvilineo detta “arco di Cupido”, che, riflettendo maggiormente la luce, appare più bianca. Inoltre, nella parte centrale del labbro superiore sono presenti altre due creste verticali e parallele tra di loro, che dal labbro salgono verso le narici e sono chiamate “filtro labiale”. Sul labbro inferiore, lungo la linea di confine della parte rossa, è egualmente presente una cresta ad andamento tendenzialmente rettilineo e meno marcata di quella presente sul labbro superiore. L’armonia delle creste e dei volumi della porzione rossa determina la forma del labbro e la sua bellezza. Esistono determinati equilibri che devono essere rispettati in termini di volumi, dimensioni e proporzioni sia per il labbro superiore sia per quello inferiore e della bocca in toto nei confronti del viso. Alcune irregolarità delle labbra sono talmente caratteristiche da non richiedere alcuna modificazione. Sono questi i casi in cui la forma e le dimensioni non disturbano l’equilibrio del viso, rientrando in una giusta proporzione. In altri casi sono presenti alterazioni di questo equilibrio più o meno evidenti, che possono essere su base congenite od acquisite per l’effetto dell’invecchiamento.

Alterazioni congenite delle labbra

Può presentarsi una relativa piccolezza della porzione rossa come nelle labbra sottili, oppure possono essere poco evidenti le creste, con conseguente mancanza di definizione del disegno labiale. La correzione è possibile ed i risultati possono essere molto buoni, purché si tenga sempre ben presente quelle che sono le naturali strutture labiali, importanti dal punto di vista estetico. L’errore più comune che viene fatto è quello di privilegiare il riempimento della porzione rossa trascurando le creste. In questo modo il labbro aumenta di volume, ma perde la sua forma tipica. Le creste, già deficitarie, tendono ad attenuarsi ulteriormente per l’effetto di distensione dei tessuti provocato dal riempimento, dando l’effetto detto “a labbra di cernia” o peggio ironicamente definite “gommoni”. A mio parere è assolutamente necessario in primo luogo rinforzare le creste per rendere più evidente il disegno labiale e successivamente riempire il rosso, gradualmente e modicamente, solo cosi potremo avere un bel labbro naturale.

Alterazioni acquisite delle labbra

Con il passare degli anni le creste intorno alle labbra tendono a sparire per un effetto di assottigliamento del derma e tale fenomeno è particolarmente evidente in chi fuma. Il passaggio dal rosso al bianco non è più definito ed il volume della porzione rossa si riduce, cosi il labbro perde tono e forma. A questo punto è possibile integrare la perdita di volume delle creste con l’impianto di fillers specifici idonei a ridisegnare l’arco di cupido, attenuato od annullato del tutto dal processo d’invecchiamento, ed aumentare la componente rossa nel rispetto della morfologia del labbro, per non incorrere in orribili eccessi che danno un netto peggioramento dell’estetica del viso.

Trapianto di grasso

Il lipofilling (detto anche lipostruttura) consiste nell’impiantare, nella zona desiderata, del grasso prelevato in un’altra area dello stesso paziente tramite una mini liposuzione. Se l’attecchimento è buono (in genere intorno al 60 – 70%) l’impianto, una volta stabilizzato, è permanente. Ma sono noti casi di riassorbimento completo in breve tempo, a causa di mancato attecchimento, oppure si può scatenare una reazione fibrosa intorno all’impianto che rende il risultato “duro” e poco naturale. Fin dal tardo XIX secolo l’iniezione di grasso è stata usata per ricostruire, ma fu Illouz il primo nel 1980 a reiniettare grasso ottenuto con la liposuzione. Nel 1986 la tecnica fu modificata di Fournier, che la divulgò. Il trapianto di grasso è stato usato nelle aree facciali per la correzione di rughe, per zone depresse o atrofiche, per l’aumento di zigomo guancia e mento, per le cicatrici da acne e da trauma. É stato usato anche per il ringiovanimento del dorso delle mani, per aumento del seno, per difetti causati da errata liposuzione. Il viso è la zona d’elezione perché la ricca vascolarizzazione supporta il fragile impianto adiposo. Molte variazioni della tecnica di Fournier sono attualmente usate per il trapianto di grasso autologo, ma sono tutte basate sulla stessa idea. Circa 15-20 cc. di grasso è aspirato e reiniettato con un ago o microcannule. Alcuni usano un metodo di trasferimento anaerobico per spostare il grasso ad una siringa più piccola cosicché l’iniezione è più facile da effettuare. La siringa è messa capovolta in una rastrelliera per cinque minuti per permettere la separazione del siero, che è poi scartato oppure fatta girare per pochi minuti in un’apposita centrifuga.. Il grasso è reiniettato a vari livelli, dal sottocutaneo al sopraperiosteo e modellato nel tessuto. Non è richiesto alcun test allergico e la disponibilità di materiale iniettabile è molto alta. Svantaggi: la viscosità del materiale richiede un ago più grande, tumefazione, gonfiore e leggera dolorabilità.